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Undercats, vittoria di squadra con brivido nella Royal Cup Iron

Undercats, vittoria di squadra con brivido nella Royal Cup Iron

Arrivati a San Vincenzo per vincere, i The Undercats - superteam composto da Luca Salvi, Massimo Togni, Andrea Loda, Sergio Gusmini, Matteo  Colosio, Fabio Comelli e capitan Giacomo Pozzi - non hanno deluso le aspettative, ma il loro cammino è stato tutt’altro che scontato.

Il team di Travagliato, dominante nei gironi bresciani, si guadagna il pass per la finale sfruttando il bye da testa di serie - i punti ranking non vanno mai sottovalutati - e superando per 2-1 gli Iron Maiden da Paderno Franciacorta, che a loro volta schiantano al primo turno La Locura, nonostante la strenua resistenza del Sindaco Navoni nel primo singolo.

Parte alta del tabellone appannaggio dell’altro team testa di serie, I Musketeers di mister Agostini. La squadra del Tennis Erba, che annovera tra le proprie fila due tra i tennisti più belli del circuito come Matteo Banfi e Gianmarco Martina, evita lo scontro fratricida con i comaschi Cugini di Campagna e batte, non senza sofferenza, i Game Over da Carpenedolo.

Finale Como-Brescia che è lo scontro tra due filosofie di gioco e di intendere il team. Da una parte la squadra del Tennis Erba gioca a carte scoperte, con tre giocatori in rosa, di cui uno bronze in singolare, i tatticismi sono impossibili. Dall’altra gli Undercats rivoluzionano la formazione: Massimo Togni viene lanciato come singolarista uno e quella che sembra una mossa avventata rischia di far capitolare il quotato Matteo Banfi, che tuttavia, con grande sofferenza, strappa il primo punto per i comaschi.

In quello che potrebbe essere il doppio decisivo gli Undercats stupiscono, forti di un’ampia rosa di rebels a cui attingere. Dentro Loda e Pozzi contro i rodatissimi Agostini/Martina. La scelta del capitano bresciano di schierarsi in prima persona è coraggiosa e spregiudicata: denota grande carattere ma i primi game sono un disastro. I comaschi, pur non esprimendo il proprio miglior tennis si portano avanti. Sprecata da Agostini/Martina più di un’occasione di chiudere match e torneo si va all’ultimo game sul 6-6 a dieci minuti dal termine.

Il tempo scorre e il braccio si accorcia. La paura di vincere e la paura di perdere si bilanciano. Al servizio Andrea Loda non forza ma non regala nulla, i comaschi dal canto loro, complice il sole negli oggi, non riescono a chiudere i match point e si arriva cosi killer point che deciderà tutto.

Si gioca in apnea, Agostini e Loda palleggiano da fondo, con sempre meno profondità causa la paura di sbagliare. Costretto sulla diagonale, Loda ribatte con una traiettoria troppo corta, di quelle su cui non si può non intervenire. Martina ci si avventa, la sua volée è sicura, al corpo di Pozzi, il quale però con un guizzo istintivo mette la racchetta quel tanto che basta a ribattere e fare punto. Game, set, match. 

Grazie a un colpo di genio del loro capitano, gli Undercats pareggiano i conti e il loro singolarista di punta Matteo Colosio, strategicamente schierato come secondo, può giocare sfruttando l’inerzia della partita precedente. Il pur ottimo Agostini infatti è costretto a scendere subito in campo per giocarsi tutto nel singolare decisivo ma il suo sguardo è ora vuoto, nella testa i demoni dei championship point buttati al vento lo stanno divorando. Sarà tripudio per gli Undercats, che portano a Brescia l’unico trofeo della Royal Cup che ancora mancava al palmares provinciale. Complimenti!

Commenti (2)

  • Giacomo Pozzi
    Giacomo Pozzi
    Bellissimo torneo e bellissima esperienza. Speriamo di poter difendere il titolo il prossimo anno. Forza theundercats!
  • Manuel Lo Cascio
    Manuel Lo Cascio
    Braviiiiiiiiiiiii!!!!!!

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