![FINAL DOUBLE MEN: la bandiera rosso crociata sventola anche in Slovenia](https://www.raftennis.it/upload/img_posts/3732_4c891427-ed91-4d0c-9b15-ddedeb.jpeg)
Per il secondo anno consecutivo è la coppia svizzera Sbardella/Skowronski ad aggiudicarsi le Finals di doppio maschile. Rispetto allo scorso anno gli elvetici hanno però incontrato non poche difficolta lungo il loro percorso e dire che la defezione causa infortunio del pluricampione di doppio Tononi (in coppia con Valenti) sembrava aprire una prateria alla corsa verso il titolo. Ma andiamo per gradi. I problemi fisici di Tononi lo inducono a rinunciare alla trasferta slovena e così Roberto Valenti sceglie il Bronze Giacomo Di Mario come partner. La scelta poteva sembrare azzardata ma Di Mario smentisce subito gli scettici e dopo qualche incertezza iniziale (9-7 contro Lainati/Martini al primo turno) sale in cattedra con sicurezza nei colpi e soprattuto con una garra non da tutti. Partono bene anche Marinetti/Carera contro Di Blasi/Battaglia (9-2), Mascetti/Cremona contro Ruggeri/Ruggeri (9-3) e Trovato/Longo contro Bonfiglioli/Veronelli (9-6, con quest’ultimo che sarà poi finalista nel singolare Iron). Quarti di finale con qualche brivido: Mainetti/Carera sbaragliano i Cementos lecchesi Rumi/Invernizzi - cui qualcuno aveva pronosticato altri traguardi - e si confermano coppia solidissima, gli svizzeri Cremona/Mascetti (altro finalista, nel Silver) superano Maier/Sala, Velenti e Di Mario sfiorano un’impresa clamorosa perdendo al tie-break contro i fortissimi Mutti e Zorzi mentre i campioni in carica Sbardella/Skowronski traballano contro Trovato/Longo ma portano a casa il passaggio in semi. Nella parte alta del tabellone passano direttamente in finale Mainetti/Carera per la defezione della coppia avversaria causa infortunio, mentre nella parte bassa è derby svizzero. La battaglia è serrata, ma con forza ed esperienza sono Sbardella/Skowronski a spuntarla per 9-7. Finale Italia-Svizzera senza storia, nonostante qualche punto secco, vincono per 9-1 i già campioni a Umag e issano la bandiera elvetica anche in terra slovena. Se ce ne fosse stato bisogno, questo torneo ha messo in luce, ancora una volta, l’importanza di entrambi i giocatori della coppia e sottolineato quanto un’intesa vincente conti più di qualche punto in più di level. L’abbiamo visto con il bronze Di Mario che in alcuni tratti ha tenuto a galla il compagno Diamond, con l’Iron Veronelli che non ha sfigurato contro i giganti di categoria e soprattutto nella coppia vincitrice. Un Skowronski a tratti irriconoscibile è stato tenuto a galla dal socio, che con pazienza gli ha dato il tempo di entrare in partita e trovare la misura del suo dritto micidiale. E una volta che gli svizzeri trovano le misure, non ce n’è per nessuno.
BeRebel, PLAY RAFT
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Alex Carera
Giacomo Di Mario