ALTRA FINALE INDIGESTA PER VENEZIA, ZANETTI CONQUISTA IL SECONDO TITOLO RAFT Si ferma ancora sul più bello il cammino di Graziano Venezia, alla quarta sconfitta in altrettanti finali, battuto da Alessandro Zanetti con un epilogo molto simile a quello dell'ultimo torneo Iron, sempre al Rigamonti ma sul greenset, quando fu Giuseppe Avigo a prevalere sulla lunga distanza. Continua la sua grande ascesa, invece Alessandro Zanetti, da pochi mesi nel circuito è già capace di raggiungere ben cinque volte l'ultimo atto. Durante la manifestazione sono state numerose le partite molto equilibrate, sin dalla fase a gironi, che ha dato una prima scrematura ai giocatori in gara. Alessandro Zanetti è uscito indenne da un gruppo molto equilibrato, nel quale Alessandro Fontana è stato eliminato nonostante avesse vinto due partite: decisivo, in questo caso, lo scontro diretto dell'ultima giornata con Marco Bellandi. Girone impeccabile, invece, per Graziano Venezia, mai sconfitto e con una differenza giochi di +27, mentre gli altri giocatori a concludere in testa la "stagione regolare", meritandosi quindi l'approdo ai quarti senza passare dagli spareggi, sono stati Osvaldo Pelizzola e Maurizio Bonassi. Quest'ultimo è stato autore di un girone sontuoso, condito da due vittorie per 9-0. Nel tabellone ad eliminazione diretta, però, tutti sono ripartiti da zero e l'equilibro è stato il leit motiv di tutte le partite: ben quattro partite tra quarti e semifinali si sono concluse con uno scarto di un solo punto. Graziano Venezia e Luciano De Prosperis si sono aggiudicati il pass per la final four col punteggio di 6-5, estromettendo Gianluca Montini e Osvaldo Pelizzola, mentre Alessandro Zanetti e Maurizio Bonassi hanno avuto un compito più agevole con Paolo Faini e Rolando Perri. Nelle semifinali non c'è stato più margine d'errore. Venezia si è trovato di fronte De Prosperis, tra le sorprese del torneo, in una partita arrivata si ai nove giochi, però nel senso di giochi disputati, col 5-4 finale a favore del tennista di Borgosatollo. Forse ancor più combattuta la sfida tra Alessandro Zanetti e Maurizio Bonassi, con quest'ultimo incapace di sferzare il colpo decisivo in una partita per larghi tratti condotta e dominata. Per sua sfortuna la determinazione e la difesa di Alessandro Zanetti hanno fatto sì che la contesa si prolungasse fino al tie break, disputato sul 6-6 e terminato 7-5. Maurizio proverà a rifarsi nel torneo dal medesimo formato in corso sempre al Rigamonti, sul greenset, dove è nei quarti di finale. Le già citate doti di Alessandro Zanetti, ovvero la capacità di non arrendersi e di lottare strenuamente, sono state la chiave anche per la finale, nella quale Graziano Venezia era partito decisamente meglio, vincendo il primo set. Il ricordo della sconfitta con Giuseppe Avigo al terzo set lo ha forse convinto ad un piano di gara diverso, che si è rivelato azzeccato fino alla metà del secondo parziale, quando Zanetti sembrava quasi rassegnato. I suoi colpi difensivi non facevano così male a Venezia, spesso incisivo in manovra e a rete, e il piccolo vantaggio preso a inizio parziale, sprecato a causa di qualche errore, sembrava soltanto un fuoco di paglia. Sul 4-4, però, cambia tutto. Venezia gioca un turno di battuta da dimenticare, poi si trova 0-40 in risposta, ma non riesce ad evitare che la partita si allunghi. Nel tie break c'è molta tensione, Venezia parte in maniera incerta e si porta dietro uno svantaggio irrecuperabile, sebbene Zanetti compia due doppi falli deleteri per l'importanza del momento. Dopo il trionfo al Michelangelo Zanetti torna ad esultare, per Venezia manca solo l'ultimo passo per raggiungere un titolo che sarebbe davvero meritato.
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Elia Facchetti
Alessandro Zanetti
Manuel Lo Cascio